L’anno solare 2019 (gennaio-dicembre) è stato registrato nuovamente come una delle annate più calde con la sola eccezione del mese di maggio rimasto su temperature storicamente più abituali e che potrà essere ricordato, dal punto di vista meteorologico, come l’annata dei record meteorologici. Le potature effettuate a ne febbraio e ai primi di marzo ci hanno consentito di contenere l’anticipo del germogliamento dovuto ad un inverno estremamente caldo e asciutto con poca nebbia ed escursioni termiche incredibili a marzo no a concludersi nel maggio inoltrato particolarmente freddo. Giugno caldissimo, fortunatamente ristorato da qualche pioggia intensa che ci ha impegnato nei vigneti ad una maggior cura preventiva, hanno portato ad una vendemmia ottima anche se meno abbondante rispetto alla scorsa annata