Vinifichiamo in una piccola ma storica cantina nel cuore pulsante del nuovo Rinascimento Alto Piemontese situata a Lessona dove utilizziamo vecchie vasche in cemento per i vini giovani e botti in rovere di Slavonia per i vini da invecchiamento provenienti dai nostri vigneti. A proposito del Sizzano, fu proprio il nostro grande statista Camillo Benso Conte di Cavour, che oltre ad essere uno dei più grandi strateghi risorgimentali era anche proprietario di vaste estensioni terriere, di aziende agricole, uomo d’affari nonché Ministro dell’Agricoltura e Primo Ministro a metà ottocento, che scrisse la celebre lettera in cui  disse: “confesso ingenuamente che l’ottimo vostro vino di Sizzano mi ha quasi convinto della possibilità di fabbricare in Piemonte vini di lusso. Cotesto vino possiede in alto grado, ciò che fa il pregio dei vini di Francia e manca generalmente ai nostrani, il bouquet. Il bouquet del Sizzano non somiglia a quello di Bordeaux, ma bensì al bouquet del Borgogna, il quale per certe qualità prelibate come il Clos-Vougeot e il Romanet, gode la primizia su tutti i vini di Francia. Or dunque rimane provato che le colline del Novarese possono gareggiare coi colli della Borgogna; e che a trionfare nella lotta è solo necessario proprietari che diligentino la fabbricazione dei vino e ricchi ed eleganti ghiottoni che ne stabiliscano la riputazione”. Nel 1870, dopo la presa di Roma, è con un Lessona che nel si brindò all’Unità d’Italia spingendo i fasti del Nebbiolo alle altre aree piemontesi ed del Nord Italia.